Aspfishing Estivo: Il Richiamo del Fiume

L’aspio, la freccia d'argento dei nostri fiumi, è un predatore "tosto" e imprevedibile che offre un’esperienza di pesca adrenalinica. Spesso associato alla pesca invernale, in realtà l’estate è un periodo perfetto per insidiarlo nei fiumi, sfruttando la sua abitudine di cacciare vicino a strutture sommerse e nelle zone d’ombra.

Perché l’aspio è un predatore estivo sottovalutato?

Molti lo considerano un pesce invernale, ma nei mesi più caldi l’aspio si sposta in aree precise dei fiumi per nutrirsi. Cerca zone ricche di foraggio, come:

✅ Alberi caduti e strutture sommerse
✅ Prismate e correnti spezzate
✅ Acque calme ai margini dei giri d’acqua

Qui caccia pesci foraggio e, dato che l’estate abbonda di insetti, attacca anche prede di superficie come libellule e piccoli vertebrati. Il suo attacco è fragoroso e violento, paragonabile a quello di un tarpon, con inseguimenti spettacolari appena sotto il pelo dell’acqua.

L’aspfishing è una sfida di strategia e tecnica

Conoscere il comportamento dell’aspio, rispettare i suoi limiti e sapersi fermare al momento giusto fa parte del gioco. Vuoi vedere questa pesca in azione? Guarda il nostro video su YouTube e scopri i segreti dell’aspfishing estivo!

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Un'alba sul fiume: la sfida ha inizio

La sveglia vibra sul comodino, ma è inutile: sono già sveglio, elettrizzato all’idea della giornata di pesca. Il cielo si sta appena tingendo di rosa quando carico la borsa degli artificiali in macchina.

Mio compagno di avventura oggi è Luca, un amico con cui condivido le migliori pescate e le peggiori figuracce. Lui è già lì, con le brioches nel sacchettino e il termos di caffè. Senza quelli, dice sempre, non sale sulla barca.

“Se non lo prendi oggi, cambia sport oltre alla squadra!” scherza, mentre sistemiamo le canne.

Il fiume scorre pigro e argenteo tra le anse, ma sotto quella calma apparente sappiamo bene che si nascondono predatori in agguato. L’estate rende la pesca più difficile: meno acqua, più caldo, più prede disponibili. Ma se trovi l’aspio nel posto giusto, puoi assistere a scene di caccia incredibili.

Arriviamo in un punto dove la corrente si spezza su alcuni tronchi sommersi. Le prime libellule svolazzano sopra l’acqua, mentre i piccoli pesci foraggio, alburni, si muovono nervosi: segnale chiaro che il pericolo è vicino.

“È qui che lo troviamo.”

Luca annuisce e monta il suo solito jerkbait. Io scelgo un ondulante Hoil, perfetto per rimanere nella fascia d'acqua giusta senza affondare troppo. Il gioco ha inizio.

Lancio l'ondulante dietro una pianta caduta vicino alla riva. Pochi secondi e… BOOM! Un’esplosione d’acqua accanto alla mia esca! L’aspio ha attaccato, ma non ha preso bene l'artificiale.

Luca fa lo stesso, il suo jerkbait danza sotto la superficie con scatti precisi.

“Occhio, è dietro!” gli grido.

Aspetta un secondo, poi ferra deciso. La canna da spinning si piega, il mulinello canta. Luca ride, sa che ora è una lotta vera. “Adesso sì che si ragiona!” esclama, mentre l’aspio inizia una fuga rabbiosa, sfruttando la corrente.

WTD per l’attacco in superficie

Il sole si alza e la temperatura inizia a farsi sentire. Lo spoon ha dato i suoi frutti, ma ora voglio la mia rivincita in Topwater Mode.

Monto un WTD (Walking The Dog) , perfetto per attirare l’aspio con il suo movimento ipnotico. Lo cercherò in acque più basse, sfruttando la luce del sole che lo spinge a cacciare più in alto.

Lancio vicino a un tronco sommerso e inizio il recupero con movimenti secchi della mia canna da casting: il classico zig-zag che, se ci sono, li manda in frenesia 

Due lanci a vuoto. Poi:

Uno spostamento d'acqua…
Un’esplosione sulla superficie…
ASP ATTACK!

Ferrare un pesce a galla è questione di istinto, tempismo e una dose di... (va beh avete capito) Aspetto una frazione di secondo e ferro deciso. La testata arriva immediata, seguita da una fuga verso il basso. La canna vibra, la frizione asseconda i primi strappi.

Luca ride, sapeva che non avrei mollato finché non avessi pareggiato i conti.

“Uno pari, palla al centro.”

Liberiamo il pesce con delicatezza, consapevoli che il rispetto per la preda è parte essenziale della pesca sportiva.

La pesca finisce, la sfida continua

Il sole è ormai alto e sappiamo che è il momento di fermarsi. Non solo per il caldo, ma per evitare di stressare troppo i pesci. Continuare significherebbe portarli oltre il loro limite.

Luca mi guarda, sorride: “Poteva andare meglio… potevi cappottare!”

Annuisco, assaporando il momento. Due amici, un fiume, e la sfida eterna tra uomo e pesce. Non serve altro per chiamarla una giornata perfetta.