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The Dark Side of the Lure: come i pesci vedono i colori
A Colori, ma a Modo Loro
Come i pesci vedono le nostre esche (e cosa possiamo davvero aspettarci)
La grande illusione
C’è una scena che si ripete sempre uguale, ogni volta che accompagno mia moglie a comprare vestiti.
Lei si prova un vestito e io sono l'ago della bilancia tra il si compra oppure no.
Si guarda allo specchio, poi mi chiede:
— “Come sto con questo vestito verde militare?”
Io, distratto, rispondo di sì. Ma nella mia testa è già partito un cortocircuito.
“Verde Militare... a me non sembra sia verde militare, mi ricorda un Green Pumpking? O al limite un Watermelon Pepper.”
Perché diciamolo: da quando pesco seriamente con le esche artificiali, i colori hanno smesso di essere colori.
Non c’è più verde, giallo, blu, rosa.
C’è Green Pumpkin Ghost, Sexy Shad, Marmalade Craw, Jungle Bone, Purple Death, Pink Perversion.
Siamo diventati vittime inconsapevoli, ma felici, delle pagine (ahimè, digitali) dei cataloghi di esche.
Vivere immersi nei colori degli artificiali ci ha fatto dimenticare che chi dovrebbe vederli — cioè il pesce — li vede in modo completamente diverso da noi.
La domanda sorge spontanea:
"Tutti questi nomi, tutte queste colorazioni... servono davvero per catturare di più?
…O solo a noi per sentirci un po’ più sicuri?"
( certo che in un blog di un sito e-commerce di articoli da pesca 'sta domanda mi mette nei guai di sicuro col titolare ?)
Il mondo a colori dei pesci
Gli esseri umani vedono il mondo con tre recettori principali per il colore: rosso, verde e blu. È il motivo per cui ci emozioniamo davanti a un tramonto e scegliamo accuratamente la camicia per un colloquio.
Ma i pesci? Beh… loro hanno una tavolozza di colori diversa. E in certi casi, più ampia della nostra.
Un occhio diverso dal nostro
Il sistema visivo dei pesci è spesso adattato all’ambiente specifico in cui vivono: alcuni vedono i colori meglio di noi, altri li vedono peggio, e molti… li vedono solo in modo diverso.
I predatori visivi attivi come luccio o bass hanno retine molto evolute, capaci di distinguere bene contrasti, movimenti e forme, sacrificando parte della percezione cromatica in favore di una visione eccellente in penombra, perfetta per cacciare all’alba, al tramonto o nell’acqua torbida.
Alcuni pesci, come molte specie marine o i salmonidi, riescono a percepire l’ultravioletto, una frequenza che a noi è completamente invisibile.
L’acqua filtra la verità
Un’esca giallo fluo, fuori dall’acqua, sembra un pugno in un occhio. Ma appena entra in pesca, cambia agli occhi di chi la deve guardare.
Sapevi che il rosso scompare già dopo un paio di metri di profondità? E che le famose esche UV attraversano l’acqua in modo più profondo di molti colori che a noi sembrano tanto visibili?
Guida orientativa ai colori sott’acqua
Colore | Profondità in cui inizia a scomparire (acqua limpida) |
---|---|
Rosso | ~2 metri |
Arancione | ~3–4 metri |
Giallo | ~5–6 metri |
Verde | ~6–8 metri |
Blu | ~10–12 metri |
Ultravioletto | Oltre 12 metri |
Ciò che conta, spesso, non è il colore in sé, ma il modo in cui si contrappone allo sfondo:
una sagoma nera può essere visibile a distanza maggiore di una soft bait ultrarealistica.
Una paletta hammered riflette più bagliori di mille glitter fashion.
Colori da sfilata o da pesca?
Oggi entri in un negozio di pesca o navighi su un sito e trovi esche che sembrano uscite da una sfilata di moda:
Sexy Shad, Hot Craw, Purple Death, Blue Back Chartreuse, Brown Ghost Perch UV Limited Edition… e la lista continua.
Colori che ci sembrano realistici, irresistibili, vivi…
Ma che, una volta immersi, si trasformano in tonalità smorzate, scolorite, o addirittura invisibili all’occhio del predatore.
C’è del buono, però. Molti pattern nascono dall’esperienza sul campo, e combinano:
- Contrasto
- Bagliori
- Sagoma
Ma allora cosa scegliere?
Scegli quello che ti dà fiducia, ma sappi perché lo stai scegliendo: per la luce, la profondità, il tipo di preda.
Non per il nome.
Il pesce non legge il blister.
Una questione di consapevolezza
Il colore dell’esca perfetta non esiste.
Ma esistono condizioni perfette per un certo tipo di colore.
E soprattutto, esiste il modo perfetto di guardare al pesce, e non solo all’esca.
Perché alla fine, tra tutti quei pattern strani e quelle finiture elaborate,
il vero salto di qualità è quando cominci a chiederti come vede lui, non solo cosa vuoi vedere tu.
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